THE WAY MAGAZINE
Incontro con l’artista Danila Mancuso e il figlio Federico alla guida di uno dei locali più in ascesa in Sicilia.
Il Wine Art Lounge Bar Gallery nel centro storico di Piazza Armerina è ormai una certezza nel panorama del bere di classe in Sicilia. Quando ha aperto nel 2019 (nostro servizio qui) era una scommessa: un piccolo centro storico in provincia di Enna, una reputazione da rifondare, tanto lavoro da mettere assieme per valorizzare l’intrinseca bellezza di questo palazzo seicentesco in un’area pedonale da togliere il fiato.
Oggi, il giovane imprenditore e founder Federico Minacapilli, ci racconta che il successo è addirittura superiore alle aspettative: “La nostra proposta di unire qualità dei cocktail a musica e arte si è rivelata vincente. Molto spesso anche di inverno non riusciamo ad accontentare le richieste di tutti i ragazzi che vogliono venirci a trovare da tutta l’isola“.
E in effetti scorrendo i commenti della pagina Instagram del locale, molti si rammaricano di non esserci ancora stati. L’affermazione è dovuta anche una sinergia di famiglia, come nelle migliori tradizioni siciliane. Solo che, sottolinea l’artista Danila Mancuso, che di Federico è mamma, qui l’unione diventa forza e si declina con la dimestichezza tutta contemporanea che si chiama contaminazione: “Alla Wine Art contaminiamo il menù con i pigmenti che uso per la pittura, e i quadri con gli elementi vivi della terra che vengono serviti nei cocktail. Non pensavo di arrivare a una tale intersezione tra le arti. Perché di arte si parla, indubbiamente”.
Nato da un’idea del vulcanico Nino Minacapilli, imprenditore locale con la passione dell’accoglienza e dell’esaltazione delle eccellenze del territorio, Wine Art è un punto di svolta nella storia di questo angolo di bellezza siciliano. I numerosi turisti stranieri lo trovano affascinante, un piglio cosmopolita nel cuore del barocco della Trinacria. Per i pionieri della nuova movida alternativa è un posto sicuro dove poter assaggiare le maestrie da mixologist. E poi ci sono i locali a caccia di emozioni nuovi. E tra questi, artisti e intellettuali stranieri che proprio di recente, a Piazza Armerina, si sono trasferiti per respirare l’autenticità della vita slow siciliana.
Quello che ha influito sul decollo della proposta – spiega Federico Minacapilli, 26 anni – è stata la chiusura per la pandemia. Lo stop mi ha portato a studiare per approfondire nuove tecniche, sia di offerta che di possibilità di sperimentazione”. Lo stesso, incredibilmente, è successo alla madre, Danila, che di mestiere è artista figurativa ed espone nel suggestivo spazio gestito dal figlio: “Nella riflessione del lockdown ho studiato materiali e pigmenti nuovi, sempre obbedendo alla mia ambizione di rendere il quadro mai statico. Oggi sono arrivata a sperimentare con la tecnologia, a cui ero sempre proiettata, e così i pigmenti che uso possono cambiare colore e anche l’inserimento del suono ha portato una nuova dimensionalità alle opere“.
Il cerchio si chiude in una bella storia di sinergie e professionalità famigliari che si uniscono per dare al pubblico un’esperienza multisensoriale. Danila racconta: “Usiamo colori naturali che possiamo avere utilizzo nei cocktail e nelle mie opere, per soddisfare la mia passione per le cromie insolite. E Nino, che ha la passione del recupero degli ambienti, ci stimola sempre a intraprendere nuove avventure“. La premiata ditta, infatti, non esclude di allargare gli orizzonti ad altri immobili sul territorio da rigenerare e far diventare accoglienti per i clienti.
Che è in sintesi, quello che si propone il giovane Federico: “Tutto il locale è stato fondato sulla valorizzazione del territorio. Mi sono dovuto allontanare dalla città, vedere gli altri cosa fanno, per farmi tornare la voglia di accedere una spia qui, in questo unico centro storico. Oggi sono orgoglioso di proporre servizio e prodotti di qualità. Credo che si sia creato un ambiente vincente, che unisce modernità della proposta al ritorno alla storicità della strada, in un quartiere che è stato abbandonato e impervio, ma che ora inizia a risplendere”. E con un sorriso, continua ad accogliere siciliani in cerca di nuove emozioni e stimoli. “Vedere la loro sorpresa quando arrivano, osservarli sbalorditi è un riconoscimento immenso“, conclude.