G7 A SIRACUSA SU AGRICOLTURA E PESCA // Convegno alle 17,30 nella SALA DEL CONSIGLIO COMUNALE, il 25 Settembre a Siracusa

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G7 A SIRACUSA SU AGRICOLTURA E PESCA // Convegno alle 17,30 nella SALA DEL CONSIGLIO COMUNALE, il 25 Settembre a Siracusa, su “I semi antichi sono un PATRIMONIO COLTURALE E CULTURALE, da tutelare”. Avasim l’Alleanza per la Valorizzazione delle Antiche Sementi Italiane e del Mediterraneo – in collaborazione con Parco dell’ Anima, M’AMA.SEEDS e M’AMA.ART – illustrerà le proposte normative, per la tutela dei semi antichi italiani e delle loro filiere. Dall’attuazione dei nuovi articoli 9 e 41 della Costituzione al “Made in Italy dei semi”. Presentazione del “Passaporto del Pellegrino delle Coulture”, artista Danila Mancuso; da un’idea di Alessia Montani. ALLE 18,30 SFILATA DEL PALIO DEI NORMANNI in piazza del DUOMO e ALLE 19,30 LA MOSTRA DI TONI CAMPO A PALAZZO BELLOMO “PIAZZA ARMERINA, MOSAICO DI COULTURE”.

AVASIM dal 2018 opera per la conservazione e valorizzazione delle antiche sementi italiane e per la creazione della filiera Made in Italy dei semi-M’AMA.SEEDS, con lo scopo di colmare l’attuale lacuna di tutela normativa di questo settore di importanza cruciale per l’Italia. AVASIM unitamente a M’AMA.ART ha creato il Parco dell’anima, che ambisce divenire una banca dei semi del mondo, con finalità esclusivamente divulgative ed educative, in dialogo con artisti di arte contemporanea, che indagano su questi temi.

Quello degli antichi semi italiani, è infatti un immenso settore, che comprende le varietà vegetali originarie del nostro Paese, in quanto qui nate o storicamente presenti come il grano, le brassicacee, gli ortaggi, la frutta, i vitigni, e le erbe officinali ancora coltivate grazie al lavoro di contadini e agricoltori custodi, che le hanno tramandate di generazione in generazione, mantenendole nella loro purezza originaria. Un patrimonio di inestimabile valore da salvaguardare, che coinvolge aspetti non solo tecnico-scientifici, ambientali, ma anche storici e culturali. Perché si tratta di una filiera, quella della coltura, che è legata a doppio filo alla storia di luoghi unici, ai beni culturali, ai saperi e alle tradizioni, e quindi alla cultura identitaria del Paese. Per questo AVASIM propone una nuova categoria di MADE IN ITALY: quello DEI SEMI , per proteggerli da fenomeni di “italianità” fittizia.

Norme che proteggano non solo il prodotto finito, a valle del processo di trasformazione enogastronomico in atto in Italia, ma ciò che vi è alla base: i semi autoctoni italiani, cioè non solo coltivati in Italia, ma qui nati e storicamente presenti e come tali portatori certi della cultura e tradizione italiana.

Le proposte legislative sono quindi anzitutto volte ad ottenere un quadro normativo d’insieme, che permettano (oltre che di qualificare l’originarietà del seme antico e proteggerlo) l’ingresso dei semi antichi all’interno del Patrimonio culturale nazionale nell’accezione di beni culturali, fondamentali della tradizione agroalimentare italiana.

In quest’ottica, una possibilità è data dalla recente riforma dell’articolo 9 della Costituzione che prevede il riconoscimento e protezione da parte del legislatore accanto alla tradizionale tutela del paesaggio e del patrimonio storico e artistico della Nazione, la tutela della biodiversità e degli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni” e l’art. 41 che prevede che “l’iniziativa economica privata è libera. Non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla salute, all’ambiente (…)”.

In sintesi, le proposte legislative prevedono di:

· Definire e qualificare giuridicamente la natura originaria e autoctona delle antiche sementi, distinguendo i grani “Born in Italy” nati o storicamente presenti in Italia da quelli semplicemente coltivati in Italia, ma provenienti da altre parti del mondo. Possibilità che oggi non esiste, in quanto la legislazione Italiana, di derivazione comunitaria, individua l’origine con il Paese di coltivazione, trascurando la nascita. Ciò consentirebbe la nascita della filiera Made in Italy dei semi M’AMA.SEEDS;

· Riconoscere il valore storico, tradizionale e culturale delle antiche sementi e inserire di conseguenza il patrimonio colturale nel Testo Unico dei beni culturali, conferendo loro adeguata tutela.

· Defiscalizzare la filiera agricola dei semi antichi e tutte le filiere di trasformazione dei prodotti da esse derivati.