Category

Press

G7 A SIRACUSA SU AGRICOLTURA E PESCA // Convegno alle 17,30 nella SALA DEL CONSIGLIO COMUNALE, il 25 Settembre a Siracusa

Facebook

Link all’articolo

G7 A SIRACUSA SU AGRICOLTURA E PESCA // Convegno alle 17,30 nella SALA DEL CONSIGLIO COMUNALE, il 25 Settembre a Siracusa, su “I semi antichi sono un PATRIMONIO COLTURALE E CULTURALE, da tutelare”. Avasim l’Alleanza per la Valorizzazione delle Antiche Sementi Italiane e del Mediterraneo – in collaborazione con Parco dell’ Anima, M’AMA.SEEDS e M’AMA.ART – illustrerà le proposte normative, per la tutela dei semi antichi italiani e delle loro filiere. Dall’attuazione dei nuovi articoli 9 e 41 della Costituzione al “Made in Italy dei semi”. Presentazione del “Passaporto del Pellegrino delle Coulture”, artista Danila Mancuso; da un’idea di Alessia Montani. ALLE 18,30 SFILATA DEL PALIO DEI NORMANNI in piazza del DUOMO e ALLE 19,30 LA MOSTRA DI TONI CAMPO A PALAZZO BELLOMO “PIAZZA ARMERINA, MOSAICO DI COULTURE”.

AVASIM dal 2018 opera per la conservazione e valorizzazione delle antiche sementi italiane e per la creazione della filiera Made in Italy dei semi-M’AMA.SEEDS, con lo scopo di colmare l’attuale lacuna di tutela normativa di questo settore di importanza cruciale per l’Italia. AVASIM unitamente a M’AMA.ART ha creato il Parco dell’anima, che ambisce divenire una banca dei semi del mondo, con finalità esclusivamente divulgative ed educative, in dialogo con artisti di arte contemporanea, che indagano su questi temi.

Quello degli antichi semi italiani, è infatti un immenso settore, che comprende le varietà vegetali originarie del nostro Paese, in quanto qui nate o storicamente presenti come il grano, le brassicacee, gli ortaggi, la frutta, i vitigni, e le erbe officinali ancora coltivate grazie al lavoro di contadini e agricoltori custodi, che le hanno tramandate di generazione in generazione, mantenendole nella loro purezza originaria. Un patrimonio di inestimabile valore da salvaguardare, che coinvolge aspetti non solo tecnico-scientifici, ambientali, ma anche storici e culturali. Perché si tratta di una filiera, quella della coltura, che è legata a doppio filo alla storia di luoghi unici, ai beni culturali, ai saperi e alle tradizioni, e quindi alla cultura identitaria del Paese. Per questo AVASIM propone una nuova categoria di MADE IN ITALY: quello DEI SEMI , per proteggerli da fenomeni di “italianità” fittizia.

Norme che proteggano non solo il prodotto finito, a valle del processo di trasformazione enogastronomico in atto in Italia, ma ciò che vi è alla base: i semi autoctoni italiani, cioè non solo coltivati in Italia, ma qui nati e storicamente presenti e come tali portatori certi della cultura e tradizione italiana.

Le proposte legislative sono quindi anzitutto volte ad ottenere un quadro normativo d’insieme, che permettano (oltre che di qualificare l’originarietà del seme antico e proteggerlo) l’ingresso dei semi antichi all’interno del Patrimonio culturale nazionale nell’accezione di beni culturali, fondamentali della tradizione agroalimentare italiana.

In quest’ottica, una possibilità è data dalla recente riforma dell’articolo 9 della Costituzione che prevede il riconoscimento e protezione da parte del legislatore accanto alla tradizionale tutela del paesaggio e del patrimonio storico e artistico della Nazione, la tutela della biodiversità e degli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni” e l’art. 41 che prevede che “l’iniziativa economica privata è libera. Non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla salute, all’ambiente (…)”.

In sintesi, le proposte legislative prevedono di:

· Definire e qualificare giuridicamente la natura originaria e autoctona delle antiche sementi, distinguendo i grani “Born in Italy” nati o storicamente presenti in Italia da quelli semplicemente coltivati in Italia, ma provenienti da altre parti del mondo. Possibilità che oggi non esiste, in quanto la legislazione Italiana, di derivazione comunitaria, individua l’origine con il Paese di coltivazione, trascurando la nascita. Ciò consentirebbe la nascita della filiera Made in Italy dei semi M’AMA.SEEDS;

· Riconoscere il valore storico, tradizionale e culturale delle antiche sementi e inserire di conseguenza il patrimonio colturale nel Testo Unico dei beni culturali, conferendo loro adeguata tutela.

· Defiscalizzare la filiera agricola dei semi antichi e tutte le filiere di trasformazione dei prodotti da esse derivati.

Wine Art, il successo è un’arte di famiglia a Piazza Armerina

THE WAY MAGAZINE

Link all’articolo

Incontro con l’artista Danila Mancuso e il figlio Federico alla guida di uno dei locali più in ascesa in Sicilia.

Il Wine Art Lounge Bar Gallery nel centro storico di Piazza Armerina è ormai una certezza nel panorama del bere di classe in Sicilia. Quando ha aperto nel 2019 (nostro servizio qui) era una scommessa: un piccolo centro storico in provincia di Enna, una reputazione da rifondare, tanto lavoro da mettere assieme per valorizzare l’intrinseca bellezza di questo palazzo seicentesco in un’area pedonale da togliere il fiato.

Oggi, il giovane imprenditore e founder Federico Minacapilli, ci racconta che il successo è addirittura superiore alle aspettative: “La nostra proposta di unire qualità dei cocktail a musica e arte si è rivelata vincente. Molto spesso anche di inverno non riusciamo ad accontentare le richieste di tutti i ragazzi che vogliono venirci a trovare da tutta l’isola“.

Federico Minacapilli, founder di Wine Art Lounge Bar, nel locale che gestisce a Piazza Armerina, con le opere della madre, Danila Mancuso.
Con la curatela di Alessia Montani, Danila Mancuso ha portato le sue opere ispirate ai mosaici di Piazza Armerina (in chiave moderna) alla Biennale di Malta 2024. Alcune versioni delle opere sono installate presso Wine Arte Lounge Gallery a Piazza Armerina.
L’arte nei cocktail: ingredienti locali e sciroppi fatti in casa per insaporire i drink al Wine Art Lounge di Piazza Armerina.

E in effetti scorrendo i commenti della pagina Instagram del locale, molti si rammaricano di non esserci ancora stati. L’affermazione è dovuta anche una sinergia di famiglia, come nelle migliori tradizioni siciliane. Solo che, sottolinea l’artista Danila Mancuso, che di Federico è mamma, qui l’unione diventa forza e si declina con la dimestichezza tutta contemporanea che si chiama contaminazione: “Alla Wine Art contaminiamo il menù con i pigmenti che uso per la pittura, e i quadri con gli elementi vivi della terra che vengono serviti nei cocktail. Non pensavo di arrivare a una tale intersezione tra le arti. Perché di arte si parla, indubbiamente”.

Nato da un’idea del vulcanico Nino Minacapilli, imprenditore locale con la passione dell’accoglienza e dell’esaltazione delle eccellenze del territorio, Wine Art è un punto di svolta nella storia di questo angolo di bellezza siciliano. I numerosi turisti stranieri lo trovano affascinante, un piglio cosmopolita nel cuore del barocco della Trinacria. Per i pionieri della nuova movida alternativa è un posto sicuro dove poter assaggiare le maestrie da mixologist. E poi ci sono i locali a caccia di emozioni nuovi. E tra questi, artisti e intellettuali stranieri che proprio di recente, a Piazza Armerina, si sono trasferiti per respirare l’autenticità della vita slow siciliana.

La cifra artistica di Danila Mancuso è il modo in cui utilizza materiali e colori. La sua materia è ora densa, ora leggera, attraversa climi diversi, collega superfici pulite che esplodono con i colori della natura, così come con il buio degli abissi. La sua caratteristica resta il colore, la pasta cromatica, che non è più un mezzo, uno strumento, ma una realtà che l’artista riesce a plasmare a suo piacimento per comunicare e identificarsi. La sua arte ha una vita; guizzi di emozioni che sfuggono al tempo e allo spazio, utilizzando materiali insoliti che rivelano un’energia misteriosa. Attraverso la sua arte racconta il mare e temi stimolanti e di attualità collettiva come l’emergenza degli ecosistemi marini e le barriere coralline in via di estinzione, per i quali ha ricevuto il ‘Premio Cultura e Identità’ Arti Visive al Festival di La Spezia e il ‘Premio Pitturiamo a New York’. “Il mare regala sempre qualcosa di straordinario”, ha detto l’autrice parlando delle sue opere.

Quello che ha influito sul decollo della proposta – spiega Federico Minacapilli, 26 anni – è stata la chiusura per la pandemia. Lo stop mi ha portato a studiare per approfondire nuove tecniche, sia di offerta che di possibilità di sperimentazione”. Lo stesso, incredibilmente, è successo alla madre, Danila, che di mestiere è artista figurativa ed espone nel suggestivo spazio gestito dal figlio: “Nella riflessione del lockdown ho studiato materiali e pigmenti nuovi, sempre obbedendo alla mia ambizione di rendere il quadro mai statico. Oggi sono arrivata a sperimentare con la tecnologia, a cui ero sempre proiettata, e così i pigmenti che uso possono cambiare colore e anche l’inserimento del suono ha portato una nuova dimensionalità alle opere“.

Il celeberrimo “primo bikini” dell’umanità, ritrovato in un mosaico romano di Piazza Armerina (quarto secolo dopo Cristo), è ispirazione per le nuove opere di Danila Mancuso, esposte anche alla Wine Art Lounge Gallery di Piazza Armerina. L’artista dice: “Tutti i materiali nuovi e l’olografia con dei pigmenti innovativi, mi regalano nuove luci ai quadri. Ho poi la fortuna di avere figli ingegnosi. Federico ha la parte imprenditoriale nella sua visione. Cesare mi aiuta nell’arte e da ingegnere del suono crea onde binaurali con effetto di immersione nell’acqua. Per me il Mediterraneo non è solo un colore, è un elemento avvolgente”.

Il cerchio si chiude in una bella storia di sinergie e professionalità famigliari che si uniscono per dare al pubblico un’esperienza multisensoriale. Danila racconta: “Usiamo colori naturali che possiamo avere utilizzo nei cocktail e nelle mie opere, per soddisfare la mia passione per le cromie insolite. E Nino, che ha la passione del recupero degli ambienti, ci stimola sempre a intraprendere nuove avventure“. La premiata ditta, infatti, non esclude di allargare gli orizzonti ad altri immobili sul territorio da rigenerare e far diventare accoglienti per i clienti.

Che è in sintesi, quello che si propone il giovane Federico: “Tutto il locale è stato fondato sulla valorizzazione del territorio. Mi sono dovuto allontanare dalla città, vedere gli altri cosa fanno, per farmi tornare la voglia di accedere una spia qui, in questo unico centro storico. Oggi sono orgoglioso di proporre servizio e prodotti di qualità. Credo che si sia creato un ambiente vincente, che unisce modernità della proposta al ritorno alla storicità della strada, in un quartiere che è stato abbandonato e impervio, ma che ora inizia a risplendere”. E con un sorriso, continua ad accogliere siciliani in cerca di nuove emozioni e stimoli. “Vedere la loro sorpresa quando arrivano, osservarli sbalorditi è un riconoscimento immenso“, conclude.

Fotoservizio alla Wine Art Lounge Gallery di Piazza Armerina di Federico Guida

Il Book Festival in Sicilia scalda i motori

Piazza Armerina e Siracusa saranno protagoniste assolute nel mese di giugno all’insegna di un obiettivo comune: il Book Festival

Patròn del festival Damiano Gallo

Link all’articolo

Nasce nel 2021, per combattere i fantasmi generati dalla pandemia e dare lustro e luce alla cultura e a una terra stupenda, la Sicilia. Ora, nel 2024, Piazza Armerina e Siracusa Book Festival sono realtà consolidate, grazie al suo papà e ideatore, Damiano Gallo, che ogni anno si impegna per valorizzare e portare ulteriore qualità alla sua creatura.

Con una parola che lega tutti: aggregazione. Questa il vocabolo più utilizzato da chi sostiene il Festival e lo supporta ogni anno come media partner e nell’organizzazione. Loro sono la voce o meglio, il megafono di questa iniziativa ormai così importante e indispensabile per la Sicilia.

L’importanza dell’arte

Poi c’è chi lavora direttamente nel mondo della cultura e dell’arte e avere questo Festival, perlopiù in Sicilia, è come toccare il cielo con un dito. «Avere un festival del genere per i libri, nel centro della Sicilia, in un mondo che rinnega la carta, è qualcosa di entusiasmante. È importantissimo, all’interno di una Sicilia che sta esplodendo, con gente che arriva da ogni parte d’Italia. Una sensazione davvero molto positiva», spiega Danila Mancuso, painter creative artist. «Io sostengo con la mia arte questa iniziativa. L’organizzazione è di Damiano, ci siamo attivati sensibilizzando la nostra gente, le scuole», ha concluso Danila.

Danila Mancuso,painter creative artist

La presenza delle istituzioni

Ma non può mancare, in una manifestazione di questa portata che tocca più città, il supporto istituzionale. C’è quello fondamentale del sindaco di SolarinoPeppe Germano. La parola d’ordine? Aggregazione. «Noi crediamo che il Book Festival sia un momento di aggregazione per il nostro territorio. Quest’anno ho deciso come sindaco di offrire, per la prima volta, un patrocinio oneroso alla manifestazione per dare un segno tangibile per il servizio. Un evento che tocca tematiche a me molto care, come la raccolta differenziata. In questa edizione, il giorno 22 giugno, interverrò personalmente in un panel per parlare in maniera approfondita di questo argomento. Stiamo studiando nuove iniziative con Damiano Gallo per il nuovo anni e sono davvero lieto di collaborare con lui».

Peppe Germano, sindaco di Solarino (provincia di Siracusa)

Il supporto dei media partner

In festival di questa portata però non possono essere tralasciati i media partner e gli sponsor. Come Giuseppe Costa, dentista, che crede fortemente che il festival possa essere una sveglia, un modo per far crescere le nuove generazioni in un ambiente sano e migliore. «Ha un’importanza inimmaginabile per valorizzare il territorio, incentivare i giovani a leggere e far azionare il cervello. Spero portino cultura e amore per questa terra. E prendersene cura in prima persona. Io contribuisco come media partner di entrambi i Book Festival. C’è grande amicizia con Damiano e ci confrontiamo anche su molte cose, a livello organizzativo». Ma non solo Costa a supportare…

«Molto importante, perché porta persone da ogni parte d’Italia per far conoscere la nostra cultura, le nostre tradizioni, il nostro territorio. Facciamo la nostra parte, che è quella di inviare il caffè e la macchina del caffè. E approfittiamo del fatto di far conoscere la nostra realtà locale, ma che raggiunge tutto il mondo», ha spiegato Salvo Strazzulla, imprenditore siciliano.

Tanti ospiti

L’appuntamento è fissato quindi per il 20 e il 21 giugno con il Piazza Armerina Book Festival (II edizione) e il 22 e 23 giugno con il Siracusa Book Festival (IV edizione). Tanti gli ospiti: Duccio Forzano, Luca Liguori, Manuela Repetti, Giusy Sciacca, Alessandra Mussolini, Annarita Briganti, Stefani Auci, Roberto Fai, Gian Arturo Ferrari, Elena Mora, Simona Lo Iacono, Elvira Siringo. Oltre alla madrina, Stefania Prestigiacomo, e le due presentatrici che affiancheranno Damiano GalloFederica Moro e Justine Mattera.

Artisti italiani protagonisti a prima Biennale Malta

ANSA

Link all’articolo

LA VALLETTA, 13 MAR – È stata inaugurata oggi alla Valletta la prima Biennale d’Arte di Malta (apertamente ispirata alla Biennale di Venezia, nata nel 1895), con cui l’arcipelago maltese vuole porsi al centro del panorama artistico e culturale internazionale.
    Alla cerimonia di apertura, che si è tenuta a Valletta con il patrocinio del Presidente della Repubblica maltese, hanno partecipato il Primo Ministro Robert Abela, il Ministro per il Patrimonio Nazionale, le Arti e gli Enti Locali Owen Bonnici, il presidente di Heritage Malta Mario Cutajar e le curatrice italiana della Biennale, Sofia Baldi Pighi.

Tra le oltre 2500 proposte ricevute da 119 paesi, sono oltre ottanta gli artisti chiamati ad interpretare il tema della centralità e della marginalità geografica e culturale dell’area mediterranea per dare vita a un dialogo tra diverse culture e identità. Un soggetto rilevante, viste le vicende internazionali che riguardano anche il bacino mediterraneo, che si pone l’ambizioso obiettivo di usare la cultura e l’arte quali mezzi per condividere i valori di pace, creatività e cooperazione. Le opere in mostra sono quindi frutto di un’esplorazione di temi come la migrazione, la storia coloniale, l’ambiente e la memoria, e invitano il pubblico a riflettere su questioni di grande attualità.
    Oltre al Padiglione Italia, situato a Villa Portelli a Kalkara, (promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura e dalla Fondazione La Quadriennale di Roma, in partenariato con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, l’Ambasciata d’Italia a La Valletta, l’Istituto Italiano di Cultura di La Valletta ed è realizzato dalla Fondazione La Rocca) che presenta, tra gli altri, Informal Inclusion,il nuovo lavoro di Eugenio Tibaldi, a cura di Francesca Guerisoli e Nicolas Martino, la Biennale ospita anche il Padiglione Piazza Armerina, curato da Alessia Montani con opere di importanti artisti quali Michelangelo Pistoletto Giulio Rigoni e Danila Mancuso. La manifestazione sarà aperta al pubblico fino al 31 maggio.

L’arte di Danila Mancuso reinterpreta il mosaico storico

www.thewaymagazine.it

Link all’articolo

Ci vuole coraggio, intraprendenza e anche delicatezza per confrontare la propria arte con simboli iconici della bellezza storica ineguagliata nel mondo. Danila Mancuso, artista siciliana conosciuta per la sua pittura materica, ha fatto un passo oltre: ha preso spunto dall’arte del mosaico antico della celebre Villa del Casale di Piazza Armerina (edificata nel 350 dopo Cristo, scoperta nel 1950) e ha inserito nelle sue rielaborazioni degli elementi di arte digitale.

In sinergia con il Museo della Città e del Territorio di Piazza Armerina ho organizzato questa nuova esperienza artistica finalizzata a rivisitare in Digital Art alcune famose rappresentazioni musive della Villa Romana del Casale. “Discostandomi dalla mia pittura materica – racconta l’artista – ho voluto creare opere basate sull’uso della tecnologia digitale, disaggregando e poi riaggregando immagini musive il cui insieme crea nuove e inaspettate visioni e sensazioni”.

Danila dice che la nuova forma espressiva artistica “costituisce una sperimentazione artistica nel nuovo mondo della Digital Art che ormai è sempre più presente nei più importanti musei del mondo, cercando così di dare un contributo per rendere Piazza Armerina e il suo prestigioso Museo della Città un Museo anche di arte moderma e di avanguardia nella Digital Art”.

La mostra di Danila Mancuso di opere inedite finora ispirate all’arte del mosaico, è ospitata nel Palazzo Trigona, sede museale del Parco Archeologico MorgantinaVilla Romana del Casale, e visitabile fino al 31 Maggio 2023. Costituisce un progetto artistico realizzato in sinergia con il Parco Archeologico Morgantina – Villa Romana del Casale, che per la prima volta ha aperto le porte del Museo Trigona per una mostra temporanea, con l’obiettivo di promuovere la crescita culturale e artistica del nostro territorio.

“Tanti artisti – dice Mancuso sul mosaico – si sono cimentati con il riferimento ai famosi ritrovamenti archeologici ma nessuno finora ha ritrattato quell’arte unendola al digitale. L’idea è nata con un dottorato di ricerca a Granada che sto seguendo per ragazzi che hanno difficoltà di apprendimento. Mi sono avvicinata all’arte digitale, al fine di vedere oltre l’immagine. Con la creazione dei tasselli che compongono un’unica immagine grande mi sono dedicata solo alle fotografie digitalizzate con eleborazione mia della villa del Casale. Con questi tasselli volevo creare dei colori particolari che dessero risalto alla villa. Allo stesso tempo volevo incuriosire rispetto alla solita visione senza alterazione della bellezza intrinseca dei mosaici originali”.
Alcune opere sono delle stampe, altre sono delle rielaborazioni manuali, come un affresco con all’interno immagini digitali o la rielaborazione del Polifemo, che nella villa è raffigurato in un mosaico con 3 occhi: “Ho voluto dare una tripla visione di questo quadro, usando anche colori particolari che possono dare riflessi diversi. Così lateralmente ci sono colori caldi, davanti si vede il polifemo, e dall’altro lato è fluo”.

Danila Mancuso, artista siciliana affermata, ha un doppio privilegio. Quello di esporre in una location storica e simbolica del centro di Piazza Armerina e quello legato al raffronto con i mitici mosaici della vicina Villa del Casale. Il Palazzo Trigona della Floresta e di San Cono è un importante palazzo nobiliare di Piazza Armerina progettato e realizzato dall’architetto Orazio Torriani nella metà del XIII secolo. Sorge sulla sommità del centro storico accanto alla Cattedrale di Maria Santissima delle Vittorie.

Dalle prime battute le opere sono piaciute molto. All’opening è intervenuto anche il famoso fotografo Oliviero Toscani che ha riscontrato interesse per le rielaborazioni con mosaico contemporaneo antico e visione tecnologica di oggi.
“Un’esperienza sensoriale con illusione ottica per vedere oltre l’immagine“, dice Danila Mancuso la cui mostra è inserita nel circuito di visite sul mosaico antico e bellezze architettoniche del luogo che comprende a Piazza Armerina la villa del Casale, il Palazzo Trigona, il museo di Aidone, gli scavi di Morgantina.

E ora Danila vorrebbe fare scuola con questa sua felice intuizione artistica. Il Ministero della Cultura ha recentemente istituito il primo Museo di Arte Digitale a Milano, che sarà completato nel 2026 per creare un polo digitale per le sperimentazioni d’arte d’avanguardia. “Tale Museo – dice – già da quest’anno ha organizzato eventi di Digital Art anche in collaborazione con Meet e il Maxxi di Roma: auspico che anche il nostro Museo si inserisca in questi circuiti istituzionali di valorizzazione dell’Arte Moderna anche in Digital. Ringrazio pertanto gli enti e le autorità che hanno permesso la realizzazione del progetto artistico“.

Danila Mancuso nasce a Piazza Armerina il 25 Aprile del 1968. Dopo essersi diplomata ed aver poi vissuto vari anni a Milano, ritornata in Sicilia per scelta e amore per la sua Terra, si è stabilita con la sua famiglia nella Città natale. Ha poi intrapreso – collateralmente allo svolgimento dell”attività di Docente in Istituti Superiori – anche studi in campo artistico, frequentando l’Accademia di Belle Arti e conseguendo la Laurea Magistrale con il massimo dei voti. Ha conseguito il Diploma Biennale di Specializzazione post laurea in metodologie didattiche sulla disabilità, indirizzo area disciplinare Artistico-Musicale con il massimo dei voti- Ha partecipato al concorso nazionale di Pittura “Dantebus Bazart”.
Il 13 Luglio 2019 ha inaugurato l’esposizione permanente delle opere nella sua Galleria Wineart sita in Piazza Armerina, Sicilia, evento a cui hanno preso parte anche rappresentanti della Cultura, dell’Arte, dello Spettacolo, della Moda e della Stampa.

Come artista, Danila Mancuso è stata insignita del “Premio Cultura e Identità” Arti visive al Festival di La Spezia “Cultura e Identità” 2019, con pubblicazione dell’opera “Stromboli” sul catalogo Art Now, che promuove la valorizzazione del patrimonio artistico culturale e identitario
E’ stata insignita del “Premio Pitturiamo a New York 2019” per aver valorizzato l’arte e la creatività italiana con Art Now, che promuove la valorizzazione del patrimonio artistico culturale e identitario.
E’ stata ammessa nell’anno 2019 al Dottorato di Ricerca con indirizzo artistico presso l’Università
Statale di Granada (Spagna).
Ha esposto le sue principali opere in una personale alla Renoir Gallery del Cavalieri Art Hotel presso St Julian, Malta, ricevendo gli apprezzamenti di rappresentanti delle Istituzioni Maltesi e Italiane, tra cui Ambasciatore d’Italia a Malta e il Direttore dell’istituto Italiano di Cultura La Valletta a Malta, dove sono esposte due delle sue opere.

Il successo dell’evento ha avuto seguito con un dettagliato articolo sul Giornale Diplomatico edito dal Ministero degli Affari Esteri.
Nel 2021 è stata ospite alla prima edizione del Siracusa Book Festival e alla quarta edizione del premio letterario Alessandra Appiano, organizzati e diretti da Damiano Gallo
Nel Gennaio 2022 ha partecipato a tre puntate della trasmissione televisiva «chi ha dormito in questo letto» condotta da Damiano Gallo, trasmessa su Discovery Channel.
Ha partecipato al 1° tour Biennale d’Europa con videoesposizione e relativa pubblicazione delle opere sul catalogo generale delle opere Effetto Arte a:
Parigi 21-23 Ottobre Carousel du Louvre con l’opera « Eruzione »
Barcellona 18-20 Novembre MEAM – Museu Europeu d’Art Modern con l’opera “Stromboli”
Londra 13-17 Dicembre Sleek Art in Shoreditch Gallery con l’opera “Blue lagoon”
Venezia Scuola grande di San Teodoro con l’opera «Linosa»
Il 25 e 26 giugno 2022 espone le sue ultime opere ispirate all’acqua e al mare quale ospite alla seconda edizione del Siracusa Book Festival e alla quinta edizione del premio letterario Alessandra
Appiano, eventi patrocinati della Regione Siciliana e del Parlamento Europeo organizzati e diretti da Damiano Gallo.
Attestati / Premi
“Premio Cultura e Identità” Arti visive al Festival di La Spezia “Cultura e Identità” 2019;
Pubblicazione dell’opera “Stromboli” sul catalogo Art Now.
“Premio Pitturiamo a New York 2019” per aver valorizzato l’arte e la creatività italiana con Art Now, che promuove la valorizzazione del patrimonio artistico culturale e identitario.

Piazza Armerina – “Mosaico Contemporaneo” : L’artista Danila Mancuso espone a Palazzo Trigona

start-news.it

Link all’articolo

L’apertura della mostra di opere di Danila Mancuso a Palazzo Trigona, sede museale del Parco Archeologico Morgantina Villa Romana del Casale, avrà luogo Mercoledì 22 marzo alle ore 17:30.

La mostra costituisce un progetto artistico realizzato in sinergia con il Parco Archeologico Morgantina – Villa Romana del Casale, e ha l’obiettivo di promuovere la crescita culturale e artistica del territorio. È la prima volta che il Museo Trigona apre le porte per una mostra temporanea, e siamo orgogliosi di poter ospitare questa esposizione che presenta opere inedite. La mostra sarà visitabile fino al 31 maggio 2023







.






.

Il celeberrimo “primo bikini” dell’umanità, ritrovato in un mosaico romano di Piazza Armerina (quarto secolo dopo Cristo), è ispirazione per le nuove opere di Danila Mancuso, esposte anche alla Wine Art Lounge Gallery di Piazza Armerina. L’artista dice: “Tutti i materiali nuovi e l’olografia con dei pigmenti innovativi, mi regalano nuove luci ai quadri. Ho poi la fortuna di avere figli ingegnosi. Federico ha la parte imprenditoriale nella sua visione. Cesare mi aiuta nell’arte e da ingegnere del suono crea onde binaurali con effetto di immersione nell’acqua. Per me il Mediterraneo non è solo un colore, è un elemento avvolgente”.

GUIDA ALLA SCOPERTA DELLA SUA PITTURA MATERICA.

Autrice: Rosella Peluso

Dimora Magazine

Link all’articolo

UNA TAVOLOZZA MULTISENSORIALE CHE HA I COLORI E I PROFUMI DELLA SUA TERRA. Magnetica, empatica ma anche discreta e riservata, Danila Mancuso l’arte ce l’ha nel sangue, fin da bambina. Una passione coltivata all’Accademia di Belle Arti, dove ha conseguito la Laurea Magistrale con il massimo dei voti, e trasmessa ai suoi studenti negli anni di insegnamento in alcuni istituti superiori. Ma anche quando non pensava che l’arte sarebbe entrata a “tempo pieno” nella sua vita, Danila continuava a sperimentare materiali nuovi, inseguendo il suo personale universo espressivo. Una tavolozza multisensoriale tradotta su tela quasi senza filtro razionale. La sorpresa, la paura, la serenità, la rabbia, la curiosità: le opere di Danila ci parlano del suo paesaggio emotivo interiore. Sentimenti ancestrali capaci di instaurare un rapporto empatico immediato. Dopo alcuni anni vissuti a Milano, Danila è tornata nella sua terra d’origine, la Sicilia, dove oggi nel suo atelier di Piazza Armerina, produce tele di grandi dimensioni di fronte alle quali non si può restare indifferenti. La forma delle cose, la materia organica, i colori e finanche il profumo salmastro del Mediterraneo; i quadri materici di Danila ti trascinano nel vortice sinestetico che è il suo processo creativo. Nell’intimità di quel legame speciale che lega l’artista alle sue opere e che la vede, in prima persona, affondare nel cuore delle sue tele (anche fisicamente, dipingendole dall’interno) così come nei suoi stati d’animo. Viscerale, Danila vive un rapporto d’amore e di rispetto per la sua Sicilia, le sue tradizioni, la sua gente. Tra gli sponsor del recete Siracusa Book Festival, il suo nome resta legato a uno degli eventi culturali più importanti dell’estate siracusana del 2021. “Sostenere Damiano Gallo (direttore creativo del Festival), ha significato poter interagire con una persona aperta, sincera e positiva che lavora a favore della valorizzazione della sua terra, proprio come me. Confrontarmi con qualcuno che crede in quello che fa, e lo sa fare bene, è stato un momento di arricchimento personale oltre che di stimolo per la mia arte. I libri aprono le menti. Mi hanno fatto ricoprire il profumo della carta”. Un’emozione che tutti dovrebbero ritrovare.

Rosella Peluso

SIRACUSA- DANILA MANCUSO AL SIRACUSA BOOK FESTIVAL.

Patròn del festival Damiano Gallo

Testo a cura di Ranieri Luca Ferrara

piazzaindiretta.it

Link all’articolo

LA CREATIVA PIAZZESE ESPORRÀ LE SUE ULTIME OPERE IN ANTEPRIMA AL CASTELLO DI MANIACE I PROSSIMI 25 E 26 GIUGNO.

“Ho scelto un’antica maison de charme per ospitare la seconda edizione del Siracusa Book Festival“. Così Damiano Gallo annunzia il prossimo Siracusa Book Festival. L’attesa, dopo il successo sorprendente dell’anno scorso, è palpabile. Damiano Gallo, gloria siracusana, da vero imprenditore che declina le sue attitudini, abbraccia con passione vari settori: dall’immobiliare alla televisione, dal giornalismo all’impresa, fino a giungere alla letteratura. Non è un abbraccio stanco ed affaticato, quanto una stretta entusiasta di chi impasta le mani in una creta morbida, che vuole diventi un messaggio di successo. E nella seconda edizione del “Siracusa Book Festival”, la scelta della location è caduta su una “Maison de charme” per eccellenza: il poderoso Castello Maniace, che costituirà il degno scenario delle pagine fruscianti dei libri, delle opere d’arte e dei loro autori. E Danila Mancuso, parteciperà alla seconda edizione del Siracusa Book Festival e alla quinta edizione del premio letterario Alessandra Appiano, con il patrocinio della Regione Siciliana e del Parlamento Europeo, esponendo in anteprima le sue ultime opere ispirate ai colori dell’Acqua e del Mare. Appuntamento con la cultura e la bellezza, il prossimo week end al Siracusa Book Festival.

Ranieri Luca Ferrara

Siracusa Book Festival: il nord e il sud si incontrano.

Autore: Beatrice Coda

Patròn del festival Damiano Gallo

Link all’articolo

Si è appena concluso il Siracusa Book Festival, dove noti personaggi milanesi e giornalisti, si sono ritrovati al castello Maniace di Siracusa, passando a visitare le bellezze architettoniche di Floridia ed Ortigia. Tra il barocco, il 600 e il 700, tanta storia e magnificenza che ha tenuto incollati tutti gli ospiti e moltissimi turisti. L’occasione è stata quella di celebrare la seconda edizione del “Siracusa Book Festival”. Creato, organizzato e presentato dall’eclettico imprenditore Damiano Gallo, con l’ editor Marco Garavaglia. Il festival ha riscosso un tale successo che è già stato fissato l’appuntamento al prossimo anno. “Amo la mia terra d’origine e il successo della prima edizione del Siracusa Book Festival che ha ripagato il mio sentimento. Essere il direttore artistico di questa iniziativa significa molto per me.

Credo nella forza positiva della cultura e del confronto. Sono orgoglioso che la mia città, già candidata a Capitale italiana della Cultura 2024, accolga con entusiasmo un evento così importante come può essere un festival letterario, soprattutto in questo delicato momento storico”, commenta Damiano Gallo.

Cuore della manifestazione è stato il Premio Alessandra Appiano, dedicato alla memoria della scrittrice e giornalista astigiana presentato dal suo adorato marito, Nanni Delbecchi. Tra la giura non sono mancate personalità di spicco come Ottavia Piccolo, Daniela Marcheschi, Daniela Missaglia, Silvia Truzzi, Chiara Gamberale, Franco Cordelli, Diego Dalla Palma, Alessandro Cecchi Paone, Stefania Prestigiacomo e Danila Mancuso.

Il Castello Maniace costruito per volontà di Federico II di Svezia tra il 1232 e il 1240 ha fatto da cornice a queste splendide serate accogliendo artisti capaci di stimolare messaggi dedicati al pianeta, alla sostenibilità, dedicando opere alla natura, per tutelarla, salvaguardarla come l’artista Danila Mancuso, con il suo genio creativo.

Nata nella splendida Piazza Armerina in Sicilia, ha vinto il “Premio cultura ed identità” per le arti visive al Festival di La Spezia del 2019 con la pubblicazione “Stromboli” sul catalogo Art Now, che promuove la valorizzazione del patrimonio artistico culturale ed identitario ed ha donato l’opportunità di far conoscere a tutti i partecipanti e agli studenti delle scuole , i racconti di ogni sua opera, raccontando per ognuna la sua storia. Attraverso intensità cromatiche, che si snodano in paesaggi luminosi e in continua metamorfosi. Tra le profondità del mare alla luce. Continue emozioni che non hanno lasciati indifferenti i turisti di passaggio . L’arte antica con le tecniche moderne ha unito più mondi in un’energia magica.

Un’occasione di incontro fra grandi personalità. Apprezzati tra i personaggi della manifestazione il dentista Giuseppe Costa di Piazza Armerina con studio a Catania e molti altri medici che sono venuti a fare gli onori di casa, regalando novità e notizie sulla loro specializzazione raccontandomi utili novità in endocrinologia e psicologia dinamica . Tra gli sponsor di rilievo: Anammi con il prof. Giuseppe Bica, Kindoffduriniture, Whirpool, DonnaCoraly resort con Lucia Pescarelli, Una Hotel con Annibale Linguanti, il Caseificio Bordieri, Sykara, la Damiano Gallo Estates. Un’occasione di incontro fra grandi personalità per celebrare non solo il mondo della letteratura ma anche del benessere. Ospite inatteso nella gita in barca “ lo Sbarcadero di Santa Lucia” con Paolo Catinella, è stato l’innovativo device hi-tech Skin up, ideato dall’azienda Biomedical Pharma. un prodotto che sta spopolando nelle farmacie grazie a una formula dermocosmetica ricca di principi attivi, che permette di ravvivare il Make up e di contrastare l’invecchiamento della pelle, favorendo un netto miglioramento del tono e dell’immagine. Tutti i personaggi si sono “ nebulizzati” , rinfrescandosi con questo nuovo device ed hanno brindato con i vini delle “Tenuta di Tavignano” aggregando le barche anche limitrofe con il verdicchio e il “ pestifero”, due vini deliziosi che hanno tenuto compagnia anche tra le onde di un mare limpido e sereno e di buon auspicio per le prossime vacanze.

Perché il Siracusa Book Festival è un successo per la Sicilia intera

CULTURA IN PIAZZA

Testo a cura di Susanna Messaggio per The Way Magazine.

Patròn del festival Damiano Gallo

Link all’articolo

L’Italia senza la Sicilia non lascia nello spirito immagine alcuna. È in Sicilia che si trova la chiave di tutto. La purezza dei contorni, la morbidezza di ogni cosa, la cedevole scambievolezza delle tinte, l’unità armonica del cielo col mare e del mare con la terra, chi li ha visti una sola volta, li possederà per tutta la vita. Scritte due secoli fa, le parole di Johann Wolfgang von Goethe sono una vera e propria dichiarazione d’amore per la Sicilia. È proprio seguendo le orme di questo illustre viaggiatore che si può iniziare un viaggio nella storia, nell’arte e nelle tradizioni di un’isola le cui radici affondano nel mito. Leggende e racconti avvolgono la sua nascita, che si narra sia dovuta alla danza di tre meravigliose ninfe. Errabonde e peregrine, finché non giunsero in un luogo remoto che aveva un cielo particolarmente luminoso e limpido. Allora le tre creature mitologiche diedero inizio a una danza vorticosa, gettando in mare tutto quello che avevano raccolto nel loro viaggio. Dalle onde emerse un’isola a forma di triangolo rovesciato, dal clima temperato e dalla terra fertile… Leggende che vivono ancora oggi, nei racconti dei più anziani mentre le bisbigliano sognanti all’imbrunire, appoggiati sugli usci delle case. Miti imperituri che grazie al Siracusa Book Festival, finiscono per diventare realtà. Basta attraversare la favolosa piazza Duomo di Ortigia e si arriva dove le acque dolci di un’area protetta s’incontrano con il mare salato. I due opposti che si attraggono e si mischiano in un panorama suggestivo: è proprio qui, in questo luogo, dove iniziano le storie del Mito di Aretusa… una storia di amore e di acqua.

Nella parte più antica della città di Siracusa, immersa nel verde dei papiri, arriva per via sotterranea l’acqua dolce fino alla Sicilia, per poi sgorgare nel mare, creando un piccolo laghetto gremito di anatre e pesci. Un fascino che ha ispirato numerosi scrittori del passato, ma che continua a guidare l’estro di artisti contemporanei. È il caso della pittrice Danila Mancuso, una delle più importanti esponenti della pittura materica, capace di restituire alla tela intere storie di sorrisi e di pianti, di memorie e di speranze, di separazioni e incontri, di ombre e di luci.

Un luogo magico, si diceva, che ha toccato le corde più profonde dell’anima di tutti gli ospiti del festival letterario e tutti gli invitati di ogni età, che hanno potuto godere della passeggiata durante il magico tramonto, dove la leggenda dice che possano accadere incontri “energetici” e illuminanti.

Amo la mia terra d’origine e il successo della prima edizione del Siracusa Book Festival che ha ripagato il mio sentimento. Essere il direttore artistico di questa iniziativa significa molto per me. Credo nella forza positiva della cultura e del confronto. Sono orgoglioso che la mia città, già candidata a Capitale italiana della Cultura 2024, accolga con entusiasmo un evento così importante come può essere un festival letterario, soprattutto in questo delicato momento storico”, commenta Damiano Gallo, creatore e organizzatore della kermesse, insieme all’editor Marco Garavaglia. Cuore della manifestazione è stato il Premio Alessandra Appiano, dedicato alla memoria della scrittrice e giornalista astigiana presentato dal suo adorato marito, Nanni Delbecchi.

La Sicilia, Siracusa in particolare, e il festival letterario sono stati anche l’occasione per riscoprire i miti, gli eroi e gli dei, che non solo erano bellissimi e fortissimi, dotati di poteri fantastici e sempre intenti a banchettare e a fare festa sopra le nuvole, ma sapevano anche soffrire e provare dolore. Il loro fascino è stato così grande da attraversare i secoli fino a permeare l’intera cultura occidentale: pittura, scultura e letteratura, non hanno smesso di attingere alla mitologia come enorme deposito di storie e caratteri da saccheggiare e reinterpretare. E anche oggi i più giovani, che hanno smesso di credere all’Olimpo abitato dalle divinità, al cielo e agli angeli, continuano ad aggrapparsi a quegli ideali.

Testo a cura di Susanna Messaggio per The Way Magazine. In foto d’apertura, da sinistra: Susanna Messaggio, il designer Michael Milesi, il patròn del festival Damiano Gallo e l’artista Danila Mancuso.